La denuncia è partita direttamente da Bo Guerreschi, presidente dell’Ong “bon’t worry” che si è così espresso sull’accaduto:
«Nonostante la nostra segnalazione con un’informativa immediata e il pronto intervento dei carabinieri, sempre solerti, specie davanti a situazioni di tale delicatezza, purtroppo la vittima non è stata ancora ascoltata, a distanza di oltre un mese dall’episodio A seguito del fatto, sono sensibilmente peggiorate le condizioni di salute mentale della vittima, la quale doveva essere sentita entro tre giorni, come previsto dalla normativa vigente».”
Il Pittulo, di Eugenio Forciniti