Il gruppo socio-culturale FREE SPACE con sede in Mirto-Crosia (CS) non scherza.
Lo ha dimostrato proprio oggi con l’organizzazione del suo primo evento a Crosia-Mirto, all’interno del palateatro dove l’organizzazione e la cura dei minimi particolari, ma anche la discussione e le tematiche affrontate in mezzo ai ragazzi delle scuole medie e superiori, sono state impeccabili.
Si sa, in una società sempre più votata all’inclusione, ma nella maggior parte dei casi solo a parole, serviva un evento soprattutto al sud che dimostrasse il contrario. A tal proposito ci ha pensato il gruppo culturale Free Space, di cui la compagine è totalmente organizzata al femminile e questa volta oltre alle solite parole, “ci sono stati anche i fatti”.
In particolar modo hanno colpito l’armonia e la semplicità con cui si è trattato il tema dell’inclusione, ponendo al centro la disabilità ma mai, questo durante l’evento, è parso un limite.
Tantissime le esperienze raccontate, a decine le testimonianze degli atleti paralimpici intervenuti con la loro forza d’animo e i loro successi in ambito sportivo, dove il tema affrontato si spostava dall’empatia alla resilienza fluttuando tra le storie e i racconti di vite che non si sono mai arrese, che non si sono mai fermate difronte agli ostacoli che alcune volte “il destino” ci mette davanti.
Tanta la curiosità del pubblico negli interventi, perché sentire quelle storie raccontate con serenità, ha suscitato oltre che commozione, anche immensa ammirazione.
Il gruppo socio-culturale FREE SPACE con sede in Mirto-Crosia (CS) non scherza.
Lo ha dimostrato proprio oggi con l’organizzazione del suo primo evento a Crosia-Mirto, all’interno del palateatro dove l’organizzazione e la cura dei minimi particolari, ma anche la discussione e le tematiche affrontate in mezzo ai ragazzi delle scuole medie e superiori, sono state impeccabili.
Si sa, in una società sempre più votata all’inclusione, ma nella maggior parte dei casi solo a parole, serviva un evento soprattutto al sud che dimostrasse il contrario. A tal proposito ci ha pensato il gruppo culturale Free Space, di cui la compagine è totalmente organizzata al femminile e questa volta oltre alle solite parole, “ci sono stati anche i fatti”.
In particolar modo hanno colpito l’armonia e la semplicità con cui si è trattato il tema dell’inclusione, ponendo al centro la disabilità ma mai, questo durante l’evento, è parso un limite.
Tantissime le esperienze raccontate, a decine le testimonianze degli atleti paralimpici intervenuti con la loro forza d’animo e i loro successi in ambito sportivo, dove il tema affrontato si spostava dall’empatia alla resilienza fluttuando tra le storie e i racconti di vite che non si sono mai arrese, che non si sono mai fermate difronte agli ostacoli che alcune volte “il destino” ci mette davanti.
Tanta la curiosità del pubblico negli interventi, perché sentire quelle storie raccontate con serenità, ha suscitato oltre che commozione, anche immensa ammirazione.
Il Pittulo