Emergono risvolti agghiaccianti sulla tragedia di Mangone che lasciano esterrefatta una intera comunità.
La guardia di Polizia penitenziaria che ieri si è tolta la vita con la sua pistola d’ordinanza, avrebbe sparato tre colpi d’arma da fuoco l’uno a distanza di qualche secondo dall’altro di cui, l’ultimo, si è rivelato quello mortale.
Ma prima del suicidio l’uomo avrebbe cercato di uccidere la moglie e il figlioletto.
La donna si è salvata fuggendo da casa col figlio di soli 5 anni in braccio.
La figlia dodicenne, invece, si trovava a scuola.
Il Pittulo
di Eugenio Forciniti
