“Buongiorno. Chiedo aiuto a voi, ma soprattutto chiedo la diffusione al fine di mettere in guardia più persone possibili. Per noi temo che ormai ci sia poco da fare…
Ieri pomeriggio, 6 febbraio 2025, verso le ore 15:45, sul telefono fisso di casa nostra, a Cosenza in zona Donnici, arriva una chiamata. Mi madre risponde e dall’altro lato qualcuno si presenta come carabiniere, dicendo che mio padre era in stato di fermo in caserma per un furto. Attenzione, questo ‘carabiniere’ conosceva nome e cognome di mio padre…!!!
Così mia mamma, presa dal panico, chiede altre info, e quello al telefono le ha detto di stare tranquilla, ma che comunque avrebbero dovuto fare degli accertamenti, e che per questo motivo mandavano un perito a casa, in quanto l’oro che aveva a casa doveva essere confrontato con la presunta refurtiva.
Poco dopo arriva a casa nostra questo ragazzo, immortalato dalle telecamere(che pubblichiamo oscurato perchè per legge non possiamo mostrare il volto), che si è presentato a nome di un perito del tribunale e che asseriva che lui, per la questione del fermo di mio padre, aveva il compito di confrontare gli oggetti rubati con gli averi di mia mamma in casa.
Lei purtroppo era sola e, presa dal panico, gli ha mostrato i gioielli che aveva in casa. Questo tizio ha fatto finta di confrontarli con alcune foto che aveva con sè, l’ha preso, ha ringraziato… ed è andato via.
Dopo qualche minuto mia mamma ha chiamato al telefono mio padre… e lì ci siamo accorti che eravamo stati vittime di un raggiro…! Abbiamo poi sporto denuncia e scoperto che sono una banda di Napoli che gira su Cosenza… che ha fatto già diverse di queste truffe.
Spero che questo mio racconto possa essere utile a qualcuno… per mettere il bastone tra le ruote a questi malviventi. Fate attenzione ed avvisate i vostri cari.“
(Lettera firmata)
